Mito indiano del Diluvio, ovvero Manu il progenitore

Mito indiano del Diluvio, ovvero Manu il progenitore

I Brahmana sono testi indiani sacri composti in sanscrito vedico tra il dodicesimo e l’undicesimo secolo avanti Cristo. In essi vengono descritti i riti e le condotte delle cerimonie sacrificali presenti nell’antica raccolta induista dei Veda. Il mito del Diluvio qui proposto è presente nel capitolo I del Satapatha Brahmana (lett. Il Brahmana dei cento sentieri), il più esteso compendio di norme sacrificali vediche.

MITO INDIANO DEL DILUVIO, OVVERO MANU IL PROGENITORE

Manu, uomo saggio e abitante della foresta, stava lavandosi nel fiume quando un piccolo pesce di nome Matsya gli saltò tra le mani. “Oh Manu, non posso mai stare in quiete in questo fiume di pesci divoratori di pesci! Conducimi da un’altra parte, salvami da questo tormento”. Manu trasse il pesciolino in un’ampolla e si prese cura di lui. Ma Matsya crebbe in breve tempo al punto che l’ampolla era troppo piccola. Manu lo pose in un vaso più grande, ma anche questo divenne insufficiente in pochi giorni. Allora Manu lo pose in un lago e Matsya ne fu lieto ma subito il lago divenne troppo striminzito. “Padre Manu, portami sulle montagne dove ha origine il Gange, quella sarà la mia casa”. Così Manu si incamminò e condusse il pesce sino a liberarlo nel fiume. Anche nel Gange Matsya crebbe, sino a rendere il fiume scarso d’acqua per lui. Allora Manu condusse il pesce al mare. Nell’oceano Matsya trovò spazi enormi ma nonostante tutto continuò a ingrandirsi. Prima di scomparire nelle profondità delle acque disse a Manu: “Non dimenticherò le cure che mi hai offerto e del tuo cuore gentile. Ascolta, presto Brahma il creatore si addormenterà e un enorme Diluvio si abbatterà sulla terra. Costruisci un’arca abbastanza grande da contenere un seme di ogni tipo e i sette Rishi, i saggi asceti che vivono da sempre sulle montagne. Quando il cielo diventerà nero e comincerà a piovere, entrate nell’arca e attendete. Io arriverò con l’acqua che sale dall’oceano. Lega l’arca alla pinna sulla mia schiena e vi porterò in salvo”. Manu eseguì come il pesce aveva comandato, giunse il Diluvio e la sua arca navigò per anni e anni sulle acque in tempesta. Quando la pioggia cessò non c’era che un’infinita distesa di acqua. Il pesce portò Manu sulla cima dell’Himalaya, unico luogo della terra non sommerso. Dopo qualche tempo, l’acqua si ritirò e di nuovo la terra apparve. Così Manu sopravvisse al grande Diluvio e con l’aiuto del pesce Matsya, incarnazione divina, e dei sette saggi ripopolò la terra, diventando progenitore dell’intera umanità.

a cura di Gerardo Spirito

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