Narrativa

Qui e tutt’attorno, come roteante – racconto di Sarah Manciocchi Robak

Prima della nenia delle donne che più tardi sarebbero venute, strisciando le lunghe vesti tra le sterpi, dando nomi alle erbe, ai loro fiori e ai frutti, colmando l’aria nel vagheggiare la perfezione di quel primo ardore. I racconti che porto impressi nella memoria come li avessi scolpiti sulle ossa, i racconti ascoltati così a...

A pranzo con le sante – racconto di Chantal Salvinelli

(…) a fare di te amica di terracreatura di fangolasciata a seccare al bordo della notte. Sì lasciati incrinarepiano piano argilla di paurae sputo di mano espertache dalla crepa entra il soffio e ti chiama viva.Chandra Livia Candiani La pallina di fango si arcua pesante nell’aria e si schiaccia contro l’affresco delle Tre Sante sbiadito nella...

Vita del conte di *** o Come l’imperatore del Giappone gli fece tornare l’appetito – racconto di Letizia Rigotto

Avvenne un giorno che nacque il piccolo conte di ***, il quale, quando venne alla luce, era così magro e rachitico che si dubitò potesse arrivare a un anno di vita. Seguito dai migliori medici, che a gran voce venivano chiamati da ogni parte del globo, questi tutti affermavano che il bambino non sarebbe morto,...

La foresta nella cantina – racconto di Emanuele Arciprete

Perché, sebbene l’oblio abbia lenito le mie ferite, so che rimarrò sempre un estraneo, un intruso in questo secolofra coloro che sono ancora uomini.H.P. Lovecraft, L’estraneo PrivazioneNon avevo mai conosciuto gli specchi.Ovunque andassi, dal piano terra alla soffitta, mi era negata la possibilità d’incontrare superfici di vetro, d’argento, di bronzo o di marmo – ovvero tutte...

Ossa – racconto di Irene Spini

Ruvido, con qualche residuo spugnoso nel cuore cavo, il colore di uno straccio vecchio.È lungo, sottile nella parte centrale.Lo sfiora con il polpastrello: sembra quasi reagire al tocco dondolando piano.La ragazzina lo raccoglie e fa un respiro a metà, poi trattiene il fiato.Con un movimento rigido lo avvicina cautamente a sé.Il polso ha un improvviso...

Hamsa #1 – Étoile – racconto di Silvia Lenzini

"Hamsa" (in ebraico Hamesh, in arabo Hamsa, cinque: le cinque dita della mano). Le storie di Hamsa raccontano di epifanie, di trasformazioni, di metamorfosi. Hamsa ha a che fare con il lavoro delle mani, con le reliquie e con i frammenti. Hamsa racconta di ciò che il tempo consegna, di ciò che non si perde e...

Hamsa #0 – racconto di Silvia Tebaldi

"Hamsa" (in ebraico Hamesh, in arabo Hamsa, cinque: le cinque dita della mano). Le storie di Hamsa raccontano di epifanie, di trasformazioni, di metamorfosi. Hamsa ha a che fare con il lavoro delle mani, con le reliquie e con i frammenti. Hamsa racconta di ciò che il tempo consegna, di ciò che non si perde e...

Il melograno – racconto di Gian Marco Ferone

A Giorgia.Le aveva portato qualcosa di rotondo, avvolto in una carta non sbiancata, ed era rimasto fermo sulla porta a guardarsi diventare ombra nel bagliore del legno, a farsi le ali col riflesso nei due vasi di ceramica ai lati: nel cielo nuvoleorche a ventre di carcinoscorpio facevano un idrolivido sul mare. Cadevano le prime...

Orfeo vittorioso – racconto di Oscar Palessa

Agriope, dagli occhi selvaggi, fu strappata alla morte mentre danzava.Minuscoli fili di ossidiana compongono i prati dell’Ade, e fra gli spazi che li separano piccole bocche senza labbra si aprono e chiudono senza posa. Gli schiocchi dei loro denti aguzzi intasano il silenzio. Non tutti i morti camminano per i prati, ma molti; e quasi...