Favolesca

Una boccata di vento – racconto di Grazia Frisina

… e: riandò al pomeriggio di un fine invernodal terrazzo si trova a vagolare, con pigrizia, lo sguardo, qua e là, per il campo, mai diverso ai suoi affacci mentali. Finché, quasi come un improvviso destarsi, concentra l’attenzione su un angolo seminascosto, tra il fico e il muretto a secco. La vede bene: piccola, appiattita,...

Piccoli pesci – racconto di Mattia Gargiulo

Sono sottoterra. Non vedo niente, ma non ha importanza, vivo in un mondo che non posso guardare. Però so scavare. Scavo tunnel nel sottosuolo per avvicinarmi al centro del mondo. È lì che sto provando ad andare. Sto scappando da uno che vuole prendermi. Mia mamma lo chiama uccellaccio. Dice che ha grandi ali con...

"Il martirio di Santa Caterina", Joachim Patinir, 1515.

Vita della contessa di *** e della piccola ruga vicino al suo occhio sinistro – racconto di Letizia Rigotto

Avvenne un giorno che nacque la contessa di ***. Morta la madre in giovane età ed essendo ormai il conte troppo vecchio e addolorato per risposarsi, rimasto solo con quell’unica figlia, questi la crebbe fra tutti gli sfarzi che la sua rendita rendeva possibile: non c’era nessun vestito che quella, appena fatto desiderio di averlo,...

Una sposa per sette fratelli – racconto di Laura Scaramozzino

Si guardò allo specchio e si vide vecchia. Troppo rosso sulle labbra e sulle guance. L’abito da sposa le rimandava un riflesso sanguigno. Sospirò.Genien le premette una mano sulla spalla. Era umida e calda come l’estate che incombeva sulla pianura. Non si dissero nulla. Il palmo della madre la spinse fuori, sulla strada di terra...

E di porpora sarebbe annegato ancora – racconto di Arianna Cislacchi

Fu una notte d’autunno a far riverberare il canto delle campane.Già s’era avvertito un vuoto nell’aria, dai sepolcri di Soncino, un’apertura tra il mondo dei vivi e dei morti: il petto del Tiranno tremò in un sospiro per poi arrestarsi, come un soffio d’inferno, mentre le membra s’erano irrigidite per sempre. Il condottiero che aveva...

Strega PiccoloAlbero – racconto di Francesca Mattei

Ho avuto una figlia, anzi non l'ho avuta. Mi è morta nella pancia. Ma va bene, perché non la volevo. In verità la invidio perché volevo morire anch'io. Nella mia pancia. A partire dalla mia pancia.Voglio morire perché è meglio di scappare e voglio scappare perché è meglio di venire catturata e torturata e violata...