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Calvario Rivista

Calvario – dal latino Calvarium (luogo del cranio), traduzione dell’aramaico gūlgūtā – indica il luogo presso Gerusalemme dove fu crocifisso Gesù di Nazareth. Nella lingua italiana tale termine sta ad indicare, in senso figurativo, una grande sofferenza, un dolore irreparabile, una tribolazione prolungata.

Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno».
- Luca 23, 33-34

Manifesto

(“Salita al Calvario”, Pieter Bruegel il Vecchio, 1564.)

Calvario è il luogo dell’afflizione, della preghiera, del sacrificio.
Calvario è spazio dedicato all’antico.
Calvario è assemblea di suggestioni e riflessioni lontane dalla società contemporanea, dall’ideologizzazione della fonetica, dal linguaggio anglicizzato.
Su Calvario si parla di miti d’origine, di pellegrinaggi, di folclore e di ciò che sta al di là della soglia.

I contenuti che pubblichiamo afferiscono a quattro sezioni. Tre dedicate alla narrativa e una dedicata alla saggistica.
Volgare – Racconti popolari, rurali e dialettali.
Sacra – Racconti, parabole, poemetti, apologie. Anche in versi.
Favolesca – Componimenti riconducibili agli stilemi della fiaba.

Saggistica – Articoli inediti e riflessioni su temi afferenti alla letteratura, alla storia, all’antropologia, alla filosofia, alla teologia.

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