Sacra

Nyame si separa da Asase Yaa e Anansi costruisce una torre – racconto di Oscar Palessa

Un giorno Nyame, che era il Cielo, si separò da Asase Yaa, la Terra.La storia che lo racconta si dilunga fin da subito nell’elenco dei molti nomi di Nyame: Abommubuwafre, colui che consola; Bore Bore, il creatore; Amowia, colui che porta la luce; e il più importante di tutti, Amosu, colui che porta la pioggia....

Le voci cattive – racconto di Livio Santoro

In questo interminato sprofondo. In questa estesa forra ristretta. Ed erma e seclusa. La vita che ci è data procede. Procede comunque. Procede in orazioni e preghiere. Recitate in onore delle precipiti voci. Ed è una vita lunga di attesa. Di cui solo talvolta godiamo. Solo di rado. Quando al crepuscolo la speranza si scioglie....

La colpa – racconto di Cristina Eléni Kontoglou

Ero una bambina che uccideva grilli, spaccandoli sotto i sassi per crudeltà infantile, tra i cedri del Pentadaktylos. Dormivo sotto i lentischi, sulla nuca ghirlande di verbene. Mia madre, Cecri, mi rimproverava. Diceva che solo le rose e i giacinti intrecciati in corone di rami erano ammessi al palazzo per profumare la pelle e gli...

La festa degli apolli – racconto di Massimo Salvati

Vogliamo dire la verità? Apollo è il dio dell’estetismo. Quanto al mondo è più inconsistente, più retorico, più isterico, lo ha eletto suo dio.Alberto Savinio, Nuova Enciclopedia. I signori risalgono in fretta il pendio mentre i ragazzi corrono a riempire le ultime brocche; le ragazze ancora svestite prendono delle ceste di vimini e si dirigono all’estremità...

Vita di Santa Pelagia meretrice

“Vitae Sanctea Pelagiae meretricis” racconta la storia di Pelagia, santa vissuta intorno al III secolo d.C. ad Antiochia sull’Oronte (o Antiochia di Siria). Il testo greco che narra la leggenda della santa, attribuito al diacono Giacomo e pervenutoci tramite la traduzione di Eustochio, è stato tradotto in numerose lingue nel doppio volume agiografico curato da...

Tutto è definitivo – racconto di Antonio Iannone

ti si crede vivo, e sei mortoApocalisse di GiovanniUno.Quando rabbi Sabbatai Ṣevi era vinto da uno di quegli attacchi di malinconia sopra cui tanto avrebbero scritto agiografi lui postumi, rifuggiva dalla calca umana, e si annidava in una fenditura di Gerusalemme. Là, nell’antro, respirava tutto l’ossigeno di cui Dio l’investiva, tantopiù che era solo, in...