Volgare

L’uomo della neve – racconto di Miriam Palombi

Il gelido contatto con la mota aveva preservato i corpicini pressoché intatti. Avvicinandoli alle orecchie avrebbe potuto quasi sentirli miagolare; lo stesso lamento insistente e uggioso di quando, rosee appendici, erano sfuggiti dal ventre rigonfio della madre.Subito dopo quel primo vagito, i micini erano stati sottratti, col cordone di carne che li prosciugava lentamente, e...

Al buio bianco – racconto di Gian Marco Ferone

Certo, piangeva al pensiero delle cetonie capovolte, e non riusciva a stare seduta se d’inverno restava insepolto un passerotto nel giardino di casa; ma in realtà era malata, sempre presa a parlare alle cose invisibili che si mostrano nei posti in alto – soprattutto le cime degli armadi, cosa di cui ci si accorge quando...

Larunchia – racconto di Giorgia Distefano

Non era vero che ogni giorno terminava e ricominciava uguale a quello prima. Non era vero che ‘u cunfortu arrivava dalle cose semplici e ripetute; invece era attipu quando vedevi un lapuni tutto peloso che faceva tunnu tunnu per la stanza col caldo di metà luglio.Così mormorava Lilla a sua sorella Sarina.Siccome Lilla non parlava...

Il posto – racconto di Valentina Ramacciotti

«Quindi, una questione di temperatura?»«Non essendoci attività cellulari la termogenesi cessa. Quando si raggiunge la temperatura esterna, nei mesi invernali, si è già a buon punto. Ma non deve preoccuparsi questo è solo l’aspetto fisico, il vero cambiamento avviene in un altro stato dell’esistenza».Continuava a dargli del lei e questo produceva un certo distacco nella...

Mahare – racconto di Veronica Pennisi

Un incubo lo spaventava più di ogni altro. E tornava periodicamente, come le piogge settembrine. Nel sogno, due o tre donne volteggiavano nel ristretto cielo dell’isola. Le figure femminili svolazzavano a bassa quota. Forse per questo gli abitanti di Terra-Ferma le chiamavano così: Berte. Gli uccelli di mare che accarezzano le onde durante le tempeste....

Albrecht Altdorfer, "La battaglia di Alessandro e Dario a Isso", 1529.

La musica del sangue – racconto di Bianca Rigon

La città era stremata: da trenta giorni si sentivano ruggire le voci ubriache dei lanzi, che fuori dalle mura lanciavano minacce in quelle lingue di settentrione, dure, ostiche, come la maledizione di una strega. Europa era esausta, non riusciva a pensare. Il giorno prima aveva nascosto tutte le menorah e le altre argenterie rituali nel...

Le figlie femmine – racconto di Giorgia Distefano

Coi capelli incastrati sotto il fazzoletto scuro, lei s’era appassita in un unico bagliore. Si strofinò il naso con la manica di lana. Le nocche rosse delle mani sottili s’appigliavano al pizzicore come unico sentore di vita, o di anima.Così si era avvicinata alla donna, con le ginocchia cedevoli.I suoi occhi potevano trarla in inganno,...

Stenderà la sua ombra la potenza – racconto di Claudio Kulesko

Oltre la ragione, che cerca, c'è un'altra ragione, che non cerca oltre.Meister Eckhart Era da poco sorto il sole. Adalberto scendeva giù per il pendio in silenzio, trascinandosi dietro un grosso secchio pieno d’acqua. Sul suo volto neppure un’ombra di stanchezza o di fatica. Il passo deciso, la schiena ritta come un muro di mattoni. A...

Come cagne – racconto di Emma Mattiussi

Strasburgo, 1518Quando la piaga arrivò, la stavamo aspettando. Sapevamo che era per noi, nonostante poi molti uomini si unirono. Frau Troffea fu la prima a cedere: a metà luglio, a tre ore dal tramonto, nella stradina angusta che porta dall’Holzmarkt a Nostra Signora, le cadde di mano la cesta con la biancheria lavata fresca. Ce...