Narrativa

Ossidiana – racconto di Laura Calagna Bambini

Questa è un’imbrogliona. Come me.La sera non c’era e all’alba la trovo in piedi sulla spiaggia a est. È fradicia, tira indietro i capelli appiccicati al viso e indossa un abito bianco tutto strappato, con una macchia sul ventre. Sangue, ne riconosco l’odore. È una sposa, forse, chissenefrega. Se è arrivata qui a nuoto, peggio...

Il cavaliere Jànos e l’uccello di fuoco – racconto di Paolo di Tarzo

Breve notizia sul testodi Geronimo BoscoIl seguente brano è una traduzione dalla trascrizione inglese apparsa in un volume ungherese di etno-atropologia dedicato al folklore vogulo (Collezione folkloristica vogula - Vogul népkoltesi gyujtemény, vol II; 1891).La detta trascrizione ha per oggetto una fiaba raccolta mediante intervista etnografica in un piccolo centro abitato della grande pianura ungherese...

Nyame si separa da Asase Yaa e Anansi costruisce una torre – racconto di Oscar Palessa

Un giorno Nyame, che era il Cielo, si separò da Asase Yaa, la Terra.La storia che lo racconta si dilunga fin da subito nell’elenco dei molti nomi di Nyame: Abommubuwafre, colui che consola; Bore Bore, il creatore; Amowia, colui che porta la luce; e il più importante di tutti, Amosu, colui che porta la pioggia....

Piccoli adulti – racconto di Sofia Rigoli

Il Bambino aveva appena otto anni quando decise di arrampicarsi, con l’aiuto di una scala, fino al punto più alto dell’armadio dei suoi genitori. Con difficoltà riuscì a portare giù la valigia, la poggiò sul letto e rimase a guardarla. Sapeva di voler partire, ma solo in quel momento si accorse che non sapeva cosa...

D’oro e di pietra – racconto di Giacomo Bencistà

Nemici delle sirene sono i basilischi, di cui ho già parlato. È un fatto misterioso che creature di nature così opposte e incompatibili siano riuscite a farsi la guerra per secoli, dato che a malapena possono avvicinarsi le une alle altre.Plinio, Storia naturale, libro IX.Scivolò tra le rocce che ancora trattenevano il calore del giorno....

L’uomo della neve – racconto di Miriam Palombi

Il gelido contatto con la mota aveva preservato i corpicini pressoché intatti. Avvicinandoli alle orecchie avrebbe potuto quasi sentirli miagolare; lo stesso lamento insistente e uggioso di quando, rosee appendici, erano sfuggiti dal ventre rigonfio della madre.Subito dopo quel primo vagito, i micini erano stati sottratti, col cordone di carne che li prosciugava lentamente, e...

Al buio bianco – racconto di Gian Marco Ferone

Certo, piangeva al pensiero delle cetonie capovolte, e non riusciva a stare seduta se d’inverno restava insepolto un passerotto nel giardino di casa; ma in realtà era malata, sempre presa a parlare alle cose invisibili che si mostrano nei posti in alto – soprattutto le cime degli armadi, cosa di cui ci si accorge quando...